15 dicembre 2022

Annegamenti più frequenti tra le donne in età avanzata e tra gli adulti

Incidenti in acqua con esito letale: tra il 2011 e il 2021, nella media decennale, in Svizzera sono deceduti meno bambini, ma più adulti e donne oltre i 64 anni.

Per il Forum di sicurezza acquatica di quest’anno, organizzato dall’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) e dalla Società svizzera di Salvataggio (SSS), sono stati analizzati i dati sugli annegamenti degli ultimi 20 anni. Sebbene la quota di annegamenti in Svizzera sia bassa rispetto ad altri Paesi, gli analisti sono preoccupati per l’evoluzione tra i giovani, gli adulti e le donne di età superiore ai 64 anni.

L’essenziale in breve:

Per il confronto, l’UPI ha analizzato le cifre relative agli annegamenti nei periodi dal 2000 al 2010 e dal 2011 al 2021.

  • Gli annegamenti dei bambini hanno segnato una diminuzione passando da 28 a 25 casi. Ciò è dovuto principalmente a un calo pari a 5 casi tra i bambini di età compresa tra 0 e 9 anni. Questo dato è particolarmente positivo perché nello stesso lasso di tempo la fetta di popolazione di età compresa tra 0 e 9 anni in Svizzera è aumentata del 13%. Un leggero aumento, 2 casi, è stato registrato tra i bambini tra i 10 e i 14 anni. 

  • Gli annegamenti tra i giovani e gli adulti sono aumentati del 22% rispetto al primo decennio. Dal 2011 si constata un aumento in ogni categoria di età, malgrado, nello stesso periodo la popolazione sia aumentata solo del 10%. Più la popolazione è anziana, più è elevata la quota di annegamenti. 

  • Tra le persone di età superiore ai 64 anni è stata osservata persino una crescita del 57%. L’incremento della popolazione in questa categoria di età è stato del 23% nello stesso periodo. Il forte aumento delle vittime di annegamento tra gli adulti in età più avanzata è ascrivibile principalmente al raddoppio dei casi tra le donne.

  • Circa l’85% delle vittime di annegamento è di sesso maschile: solo tra i 15 e i 24 e tra i 25 e i 44 si è però registrato un aumento rispettivamente dell’8% e del 2%. Nelle altre categorie di età degli uomini, il numero di vittime è rimasto invariato o è in calo.

  • Nelle attività balneari sorvegliate (piscine coperte e piscine all’aperto), il numero di vittime è diminuito del 38% negli ultimi dieci anni; in particolare, si sono registrati meno incidenti nelle piscine coperte.

L’andamento della sicurezza in acqua è stato argomento di discussione quest’anno. Sin d’ora è chiaro che il numero di vittime di annegamento nel 2022 risulterà di gran lunga superiore alla media a lungo termine. Oltre alle cifre attuali delle statistiche sugli annegamenti, per la prevenzione sono particolarmente rilevanti le tendenze, grazie alle quali possono essere identificati i gruppi a rischio. 

Su iniziativa dell’Ufficio prevenzione infortuni (UPI) e della Società Svizzera di Salvataggio (SSS), attualmente sono 13 le organizzazioni e gli enti in Svizzera ad aver sottoscritto la Carta del Forum di sicurezza acquatica (FSA). Il FSA mira a promuovere lo scambio e a seguire una prassi basata sull’evidenza. Al contempo, è sua intenzione dare maggior peso politico alla prevenzione degli annegamenti e al salvataggio in acqua.

Meno bambini annegati

Al forum di quest’anno si è discusso degli annegamenti degli ultimi 20 anni circa. A tal fine, l’UPI ha analizzato gli incidenti mortali per annegamento avvenuti in Svizzera nel periodo 2000–2021. Gli annegamenti tra i bambini sono effettivamente diminuiti di 3 casi nel periodo 2011–2021 rispetto al decennio precedente. Nella categoria di età compresa tra 0 e 9 anni, è stata osservata una diminuzione di 5 casi, ma tra i bambini tra i 10 e 14 anni è stato registrato un leggero aumento di 2 casi. La diminuzione tra 0 e 9 anni è particolarmente positiva, in quanto la relativa fetta di popolazione è aumentata del 13% nello stesso periodo. 

La tendenza tra i giovani dai 15 anni e gli adulti è meno incoraggiante. Negli anni 2011–2021 sono annegate 344 persone con un aumento del 22% rispetto a 11 anni prima (281 casi). L’aumento è evidente in tutte le categorie di età. Con l’avanzare dell’età sono anche di più i numeri di casi. Nel gruppo di età superiore ai 64 anni, l’incremento è stato addirittura del 57%. In confronto, nello stesso periodo la popolazione di giovani e adulti è aumentata solo del 10%, mentre quella degli adulti oltre i 64 anni del 23%. Si è profilata una nuova tendenza soprattutto tra gli adulti in età avanzata. Sebbene entrambi i sessi abbiano riportato un aumento dei casi, l’incremento relativo tra gli uomini (+48%) è solo della metà di quello delle donne (+100%), che segna quindi un raddoppio. Questa tendenza è descritta anche in altri studi internazionali. Con una percentuale dell’85%, gli uomini sono comunque stati le vittime più frequenti degli annegamenti. Nel confronto tra i sessi spicca soprattutto la classe di età compresa tra i 15 e i 24 anni. Tra il 2011 e il 2021, il 93% delle vittime in questa categoria di età era di sesso maschile, con un aumento relativo dell’8%. 

Le statistiche riguardanti gli annegamenti nelle strutture di balneazione sorvegliate sono chiare. Mentre la media decennale nelle piscine pubbliche all’aperto è rimasta costante a 8 casi, nelle piscine pubbliche coperte si è registrata una riduzione di oltre la metà, da 16 a 7 casi. 

Conoscenze sulla prevenzione

Per evitare gli annegamenti, è fondamentale un comportamento corretto attorno all’acqua, in acqua e sull’acqua, anche e soprattutto dei genitori con bambini piccoli. Per mantenere la tendenza incoraggiante di poche vittime di annegamento nell’infanzia, i genitori e gli accompagnatori devono essere consapevoli del loro dovere di sorveglianza e attenervisi coerentemente. 

Non nuotare mai da soli in acque libere e nuotare sempre con un ausilio al galleggiamento è una regola che vale per tutti i gruppi di età. In caso di emergenza, attenersi a questa regola può fare la differenza tra la vita e la morte. Il comportamento corretto attorno all’acqua, in acqua e sull’acqua deve essere acquisito già in tenera età. Questo vale sia per la prevenzione di possibili situazioni di emergenza, sia per il corretto comportamento da tenere nel caso in cui la prevenzione non basti. Questo è l’unico modo per prevenire un ulteriore aumento degli annegamenti a lungo termine. Si prevede, infatti, anche un aumento dell’esposizione al rischio, in quanto i laghi e i fiumi saranno sempre più frequentati nel tempo libero e ricreativo. Inoltre, il cambiamento climatico sta causando con maggiore frequenza forti precipitazioni e inondazioni in Svizzera.

Infine, si raccomanda che, a complemento dell’attuale sorveglianza dei bagnanti, gli stabilimenti balneari si avvalgano di possibilità di sorveglianza tecnologiche, al fine di riconoscere immediatamente le situazioni di emergenza. 

Le seguenti organizzazioni o entità hanno ratificato la Carta del FSA